Pubblicato il 27 giugno 2025
In fase di deposito di un brevetto, i team di Ricerca e Sviluppo affrontano spesso un problema annoso: trovare il “già noto” prima che lo faccia l’esaminatore.
In altre parole, quando si prepara un deposito, il primo ostacolo è dimostrare che l’invenzione sia effettivamente nuova.
In gergo brevettuale tutto ciò che è stato divulgato prima della data di deposito prende il nome di prior art.
Parliamo di brevetti concessi, domande pubblicate, articoli scientifici, manuali, perfino video o prototipi esposti in fiera: un enorme patrimonio di informazioni che l’esaminatore utilizzerà per valutare novità e “non-ovvietà” della tua soluzione.
Ignorare anche un solo documento di prior art può tradursi in rigetto della domanda o, peggio, in contenziosi post-lancio. Da qui l’esigenza di scandagliare con precisione le principali banche dati brevettuali, come WIPO PATENTSCOPE, EPO Espacenet, USPTO Patent Center, affiancandole a repository interni e alla letteratura tecnica.
Ricerca brevetti manuale: numerosi portali, risultati frammentati
Ogni portale di brevetti offre funzioni diverse, interfacce non uniformi e classificazioni eterogenee. Passare da un sito all’altro significa cambiare sintassi di ricerca, esportare dati in formati incompatibili, perdere tempo a riepilogare risultati. Il rischio di lacune o duplicazioni è sempre dietro l’angolo.
Bleen, l’Intelligent Insight Engine di Neosperience, nasce per centralizzare tutto questo patrimonio in una sola interfaccia, completando le informazioni con l’Intelligenza Artificiale.
Grazie ai suoi connettori nativi, Bleen interroga simultaneamente WIPO, EPO, USPTO, file system aziendali, PLM, ERP e persino caselle email, eliminando così tutti i silos informativi.
Il motore ontologico di Bleen interpreta sinonimi tecnici, acronimi e codici IPC, costruendo un vocabolario che rispecchia la terminologia della tua azienda.
In pratica, puoi digitare “sensore di pressione medicale sterilizzabile” e ottenere brevetti correlati, anche se descritti con espressioni diverse. L’accesso avviene da un solo campo di ricerca e i risultati sono filtrabili per data, Stato, famiglia brevettuale o Paese.
Bleen non si limita a recuperare i documenti: arricchisce i dati con riepiloghi, traduzioni tecniche e tabelle comparative grazie ai moduli di Data Augmentation. In più, alert automatici avvisano quando un concorrente deposita una domanda simile o quando si avvicina una scadenza di rinnovo.
Il sistema di permessi di Bleen aderisce alle policy aziendali: solo gli utenti autorizzati aprono i documenti, direttamente nelle applicazioni native, senza copie temporanee. Ogni accesso è tracciato per semplificare gli audit.
Centralizzare le fonti e automatizzare l’analisi con un Intelligent Insight Engine riduce il tempo medio di ricerca di prior art da giorni a meno di un’ora, libera i legali dai controlli ripetitivi e taglia i costi di consulenza.
La produttività dei team cresce, dal momento che le energie si spostano dall’estrazione del dato all’elaborazione della strategia. In pratica, Bleen consente di “saltare” lo step manuale e arrivare prima al deposito, traducendo la velocità in vantaggio competitivo.
Immagina di sviluppare un nuovo rivestimento antibatterico per dispositivi biomedici.
Con Bleen l’ingegnere formula una query in linguaggio naturale; in pochi secondi riceve i brevetti correlati dai database internazionali, gli articoli accademici pertinenti e la letteratura interna dei progetti passati.
I documenti sono già classificati per rilevanza e accompagnati da un riassunto automatico. In questo modo il team può decidere immediatamente se procedere con il filing o spingersi verso un miglioramento aggiuntivo.
Il vero valore di un’idea sta nella rapidità con cui viene protetta. Bleen trasforma la caccia alla prior art in un flusso continuo di insight, azzerando barriere tecnologiche e rendendo il processo brevettuale più sicuro, veloce e misurabile.